Riprendiamo

Stavolta tanto per cambiare, voglio fare una roba ignorante. O meglio, la riprendo da dove l’avevo interrotta. O meglio, ci provo visto che per qualche motivo non ho salvato in cloud un backup del dump SQL dove era registrato quel microblog che cominciai a scrivere nell’ormai – cazzo sono passati già SEI ANNI? – lontano 2015.

In breve, Abominazioni fu una brevissima pausa che mi presi dalla fanzine principale. Quella che scrivo in inglese per capirci, anche se ormai 2-3 post all’anno non li definirei manco più “scrivere”; sembra più un “not a blog” alla George Martin. Però ammetto che a scrivere quelle mezze recensioni su Abominazioni mi aveva divertito parecchio perché #allafine (cit.) scrivere in Italiano forse non sempre è congeniale, poichè certe frasi scorrono davvero meglio in inglese (un po’ come si dice che il tedesco sia la lingua della filosofia), ma indubbiamente riesce ad essere più viscerale. E siccome la visceralità è la chiave di tutto per quanto riguarda la musica dello schifo che mi piace ascoltare e discutere sin da… Abbastanza. (No dai, le prime recensioni risalgono tipo al 1993? Ecco i conti son quelli.). Insomma per quei motivi adesso mi garba scrivere un po’ in Italiano, perché hun si pò Madonnina bona? Ma anche un po’ dio bestia perché in sto periodo qui dopo i miei soliti lunghi silenzi esistenziali alla Celentano dei bei tempi ma protratti per tipo mesi la voglia di ascoltare un po’ di porcherie m’è tornata.

Io non ho mica voglia di stare a mettere le mani avanti come si fa oggi che tutti sembrano aver paura di dire qualcosa di scorretto o sbagliato. Non sono fradello di nessun gruppo, il metal e il punk/core e simili si dividono in gruppi boni e gruppi di merda, e mettendo assieme tanti gruppi di merda si forma un genere quindi se mi va di dire che un genere, aggregato da caratteristiche simili, come chessò lo Stoner Rock è merda, allora su sta blogzine si scrive che lo Stoner è tutta merda. Eh si. Stessa cosa vale ovviamente anche nel particolare ma c’ho già perso abbastanza tempo a fare premesse del cazzo o come le chiamano oggi “disclaimer”. Qui il progresso non è arrivato e la globalizzazione vuol dire solo che arrivano dischi un po’ da tutto il mondo. Un poco come succedeva già 40 anni fa poi, con la differenza che ai tempi le divisioni si assetsavano da sole e gli stronzi che vengono a fare la morale se ne stavano a farsi cannette in qualche spazio occupato di una qualche inclinazione politica a caso.

Comunque, dai che vedo di recuperare un po’ di cagate come si deve per parlare male o bene di qualche uscita discografica o formati limitrofi. Che tra l’altro mi toccherà incollare video da youtube o link a formati digitali che oggi i gruppi e le etichette han tutti le braccina corte e col cazzo che spendono 2 euro per mandarti un promo. Ma meglio così che tutto sommato anche se non mi sono mai preoccupato della sensibilità del cazzo di qualcuno che dovrebbe suonare musica da duri non c’è manco il rischio che qualcuno pensi che alleggerisca la mano per il fatto di aver messo un pezzo di plastica e carta in più su uno scaffale. Vediamo un po’ che si può recuperare di recente va, poi per andare a scavare nel passato c’è tempo (e poi comunque ristampano tutto, adesso persino in vinile che ahahah già fa ridere quello ma lasciamo stare va che se dico quel che peso delle ristampe in vinile delle etichette “born again vinyl maniac” mi bruciano davvero casa. Cioè lo dirò lo stesso mi sa ma almeno spalmo il livore su più post che sennò mi brucio subito il più bello.

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